Unico indizio una tazza colorata
un pertugio alla finestra
e un po’ di chiaro fumo.
Vorrei mi ricordasi così, come un mattino
una conversazione di maggio
una violetta.
Cresciuta oltre la rete di quei tuoi conoscenti
dove i cavalli avevano il muso a noi proteso
per farsi carezzare, e sparire, infastiditi
da cento mosche sopra la coda.
O un corso d’acqua timido e allegro
come credi,
purché ci metta dentro una intera famigliola
di anatre, e di petali accesi.
M’ama, forse.
BLUES N.4
dicembre 5, 2011 di massimobotturi
Buongiorno Massimo, ti farò compagnia tra una violetta del pensiero e
una margherita da sfogliare, tutto imbevuto dai raggi dei tuoi bei versi
Mi piace davvero
Un sorriso
Mistral
grazie Mistral, ci faremo compagnia a vicenda allora
un caro saluto
🙂
non è un unico indizio..
è una strada tortuosa di piccoli sassolini da “inseguire”..
un abbraccio.
m.
sono indizi che rivelano strade aperte all’amore…
come sempre, seguirti ha i suoi frutti, maturi.
grazie api, benvenuta
🙂
E’ un quadro che si completa a passi piccoli, ma incisivi. Leggerezza e tenerezza. Un testamento vivo, graziato di natura.
t’ama t’ama
e come non potrebbe
tu sei bellissimo nelle tue parole
niente musica qui perchè mi riporta a una frase di Harvest che non è un blues.
“mentre i giorni voleranno via la presa si allenterà
oppure si fonderà nel sole?”
che importa…
la notte è baciata dai blues – o viceversa –
e farsi male è un dono della vita
farsi male è un dono della vita, mi piace molto il tuo commento the
grazie
la famigliola di anatre alloggiava presso di me… un caro saluto, un abbraccio… 🙂
sì!
p.s., dove sono finiti i *petali accesi* dei rossi papaveri?
🙂
sono sempre un po’ inquieto, indeciso, volubile
penso ritorneranno
🙂
Mi piace molto l’immagine del corso d’acqua colorato di anatre e di petali accesi.
Un quadretto bucolico venato di delicatezza e sottile malinconia ( o sono sempre io che la vedo, questa nalinconia, anche laddove non c’è?)
Un saluto, Massimo, con tanta stima e affetto
Alessandra
Deliziosa, avrebbe incantato Gozzano, questa tua lirica così naturale, uno squarcio delicato, ritmato dalla musica della vita.
Mi è piaciuta molto.
grazia
Grazia, sono molo onorato, davvero
anche dei giunghi.
e un paio di rane invisibili.
una naturalezza che incanta
quel m’ama forse grande!!
chicca