Prima di entrare, di togliermi le scarpe
di farmi riconoscere da questa casa austera;
ho strofinato tutte le dita sulla menta
lasciato che una rosa di pietra mi cadesse
e fatto un letto giallo di foglie, per il volto.
Ché tu mi capitassi
anche senza luce o voce
come s’orienta quello che ha stelle per incroci
e ruote sopra l’acqua foresta.
Si, l’odore
il modo con cui accosto la porta, le mie cose
sensibilmente esauste talvolta
un po’ sgualcite, come le storie senza un finale
scritte a mano, orlate con fatica di mondo
le occhialute.
Prima di entrare ho dato l’orecchio a un muro d’ombra
perché mi raccontasse la voglia che ha del sole
di pallonate fino a dolerne
e l’ho toccato. Come si tocca un figlio per credere sia vero.
Perché ho bisogno sempre del mio contarespiri
di ricordarmi un vecchio compagno nel suo sonno
di chiudere più a lungo questi occhi galleggianti
e insieme al sangue da una narice
andarmi altrove.
PRIMA DI ENTRARE
dicembre 17, 2011 di massimobotturi
continuo a leggerti…
non mollo…
Il tuo prima di entrare è un rito che entra dentro e nel contempo porta via.
Prima di entrare ho sostato tra i miei pensieri, ne ho preso uno,
il più bello… sono entrata da te.
Grazie Massimo
Un abbraccio
Mistral
Mistral, che grazia hai sempre
🙂
il profumo di menta si sta espandendo…:-)
Carla, si aggiunge al profumo della tua gradita presenza
🙂
quel muro d’ombra che ascolti, come è vero!
la sento sulla pelle nei profumi e nei colori della menta e del sole
bella, sì bella!
chicca
anche tu appoggi la mano orecchio ai muri?
è navigare senza mare
fra ricordi e speranze
ecco
rosa dei venti
E’ ampia, sanguinante, forte.
è la tua casa vecchia
che dorme nell’ombra del cuore
sei bello ovunque tu entri…
oggi mi ha preso voglia di milano …di fotografarla
chissà ….
Poesia intensa e preziosamente ermetica.
grazie Elis, è sempre un grande piacere averti qui
prima di entrare…
quanti respiri “ci hai fatto sentire”…
io ne ho trattenuto qualcuno, un abbraccio.
m.
piena di sensazioni questa poesia, percepire e anche lasciarsi percepire in una specie di contaminazione sinestetica.
eccoti, carissima
grazie
questi i versi in cui m’incanto, come una bambina– (la condivido su FB, se me lo permetti)
ma grazie Nerina, con molto piacere
sono venuta a rileggerti…
trovo che non ci sia modo migliore per cominciare
la giornata
di questa immersione
nella Bellezza…
bellezza assoluta!
mi mancava un respiro di così grande poesia!
bella..