Il suono che seguiva in ritardo c’era strano.
Eppure sapevamo del lampo, giù ai noccioli
come tremava il cielo e le foglie in divenire.
Così fu anche quello che dissi dopo il bacio;
le mani sulle orecchie non ruppero il segreto
la vastità di dove stavamo per andare.
Le mani sulle orecchie facevano che uscisse
da te una bocca meglio precisa
un punto fermo, sul quale farmi ciottolo di strada
francobollo, interruttore e lingua limone.
Là ti scrissi, ti lessi
e ti spogliai con un niente lungo un mese.
T’innamorai a cercare la voce alle chitarre
l’odore della carta dopo mangiata agli occhi.
UNA LEGGE NATURALE
febbraio 29, 2012 di massimobotturi
Ci viene naturale spogliare le nostre anime
quando ci baciamo.
Ci culliamo bambini iperattivi
quando siamo lecca lecca di miele e sangria.
Ci fortifichiamo con corazze di risate
quando è l’ora camminare col sosia del sole.
Ci imbarchiamo a scatola chiusa
quando siamo in casa svestiti di nudo corallo.
Ci diciamo, folgorati dal musical dei fiori,
luna che di carne sospira, alba che muore:
è naturale l’avventura;
la nostra vita di in esperti incatenati sognatori.
Ci guardiamo sempre per la prima volta
quando gli occhi di cielo spalancano le imposte.
Transit Medina
Sponde del Mediterraneo
sei bello quando racconti i tuoi amori ragazzo
un abbraccio
Questo tuo raccontarti “In Amore” lo adoro. Perchè [ne son convinta] stai ancora dipingendo la strada con colori emotivi difficile da “cancellare”.
Mi commuovi. E insegni dolcezza.
Grazie Massimo ♥
Sai raccontare bene l’amore….
è bellissima, poeta dell’amore…
m’incanti, tanta è la tua ricca semplicità
il ritmo degli accenti abbraccia e culla – forse più ermetica di altre ma il sapore è d’inconfondibile dolcezza
Speravo tanto che mettessi una poesia nuova, Massimo caro. Così ho acceso il PC perché dopo una giornata di lavoro, stress, stanchezza, volevo addormentarmi cullata dai tuoi versi.. Grazie, avevo bisogno proprio di questa dolcezza. Una carezza per l’anima.
Un bacio
Non somiglia alla mia di oggi, ma anche sì. E’ per quel “là”.
Sei tu, anche tu, un là.
Quant’è bella..bravo!
^^
Sai suonare ogni arpa. O tuono. Io sto qui e seguo gli spartiti.
di piacevole intensità e con il suo ben calibrato valore metaforico.
ho molto apprezzato l’immagine di ‘leggere e scrivere una persona’.
Ciao Massimo, attiri come calamita, e ci fai ammirare i tuoi capolavori
Grazie mille
Mistral
“e ti spogliai con un niente lungo un mese.”
……..!
La magia dell’innamorarsi…il capolavoro da dipingere in due.
e lessi che in un uomo
può albergare l’immenso
e farsi poesia qualunque cosa
Direi che sei davvero poeta!
Stefano
“Là ti scrissi, ti lessi
e ti spogliai con un niente lungo un mese.
T’innamorai a cercare la voce alle chitarre
l’odore della carta dopo mangiata agli occhi.”
beh m’innamorai pur io…
bello tu!!!!
un abbraccio..
m.
c’è qualcosina di diverso dalle altre, che adesso non riesco a decifrare, è una sensazione, ma non meno bella e originale.
Il gioco che fai con le metafore è davvero stupendo. Quante cose belle sa raccontare la tua penna!
Ciao Massimo e grazie per essere passata da me.
🙂
acquarellare l’amore, succhiarlo lieve come un colibrì, questo sai fare
Crosby dice:
E’ abbastanza difficile trovare la forza per tornare indietro dove tutto è cominciato.
E’ abbastanza difficile raggiungere qualsiasi aderenza nella pioggia.
hai calcolato bene il tempo tra il lampo e il tuono per far scattare il bacio, dopo è stato tutto un altro temporale
potrei scrivere lo stesso tuo commento…meraviglia!! ed è così
quando un uomo sa amare e sa raccontare
La poesia che diventa concretezza di conoscenza nel segreto di orecchie chiuse per tener vivo la vibrazione del suono “spogliato” del più e,d’essenza vibrante.Forse è rivincita di poeta,su una disperazione tenuta a freno,fra sbarre e il volo di spezzata Ala.Bianca 2007
Profonda, intensa, viscerale.. sento il senso del sublime in questa tua poesia, ermetica eppure chiara, nel contempo, perchè sa parlare al cuore