Se le tue trecce grigie cambiassero il mattino
a me non era dato conoscere:
levato, nel tempo che già otto stoviglie smerigliate
facevano la posa dalle tue mani intrise.
Raccolte come un nido di passeri in due crochi
la cenere di mille vestali le colmava
un labirinto avvolto in foulard di rimembranze;
mani di bimbo sulle sottane, come spighe.
Il desiderio d’uno che arrivi
e porti nuove
da quella terra dove si parla più pulito
e il pane costa meno di qui al consorzio antico.
Mitica donna vene di angelo
Sorbona, dei pasti da cortile e di lazzaretti in fiore
di concimaie e vacche da latte,
tu e il tuo dire
che se ci fosse un dio abolirebbe il ladro
il lutto, il vino mezzo aceto da bere con i morti.
Abolirebbe grandine e fuoco nei fienili
e tutti quegli uomini nudi già alla Pietra
che prendono le donne come una roba vecchia
da morsicare e poi dare ai cani.
Trecce d’oro,
io come le campane tiravo a me le funi
nell’ora che chiamavi riposo
e tu fingevi
che il sonno più pesante di me
vincesse ancora.
GIOVANNI »
RITRATTO NUMERO UNO
dicembre 22, 2012 di massimobotturi
un commovente ritratto di donna-dea-madre che affonda le radici nella mitologia del bambino diventato adulto…
bellissima
Nulla senza così.. l’essenza come il pensiero ama, nella carne, radicato
Massimo stupendo!
Incantata, Massimo, completamente affascinata da questo tuo armonioso poetare, di trecce, di pane, di vino, di donna sempre presente.
Dea-madre, come dice Maria, con profonda intuizione.
il Tempo imbianca le trecce, infiora spighe e mani di bambino…
e si consegna in intensi ricordi nel cuore dei poeti
m
E’ fantastica, dona forti emozioni. Molto affascinante questo tuo poetare
Serene Festività
Patrizia
bella, bellissima… niente di più prezioso di queste trecce d’argento e d’oro e di poesia
fra l’altro credo sia ora di farsi gli auguri… eh? Buon Natale, quindi!!!
Voglio pensare che queste donne forti che sanno reggere alle prove della vita, alle mancanze, alle prepotenze esistano ancora. E’ bellissima. Questo ritratto e questa poesia.
Tutto riluce e incanta dal primo verso fino in fondo
Grazie ancora, Massimo
Un augurio di Buon Natale a te e ai tuoi cari
Mistral
Molto evocativa….Buon Natale caro Massimo
Pan
Quanto la amo questa!
Buongiorno meraviglia!
Uno splendido ritratto di Donna, Dea-Madre, come dice con il suo grande intuito Maria, vista con gli occhi di un uomo in cui è fortemente presente il bambino che era.
Bellissima poesia.
Un sorriso
gb
il ricordo ingigantisce il sentimento…….vedo mia madre….grazie!!!
Sempre incantata nel leggerti… Cari auguri di serene festività, Massimo
Enrica (Bleumarine)
Enrica, che piacere ritrovarti, tanti cari auguri anche a te
🙂
Incanti che doni, generosamente, ad ogni tua lirica. Un augurio di continua capacità di meravigliare il tuo cuore anche per tutti gli anni a venire, non vorrei proprio limitarmi al 2013!
un augurio splendido che rivolgo anche a te cara Paola
hai dipinto con le parole, spero che al numero uno seguano altri