Un alluce di luce segnava, là per terra
il fatto che s’alzarono tutti
ma diversi
dal solito menare al lavoro.
Fuori, il cielo
grattava l’ossa al bordo degli olmi
niente grida
né vento transitorio da Hollywood.
Soltanto
la faccia della luna struccata
là nel mezzo
come una vecchia insonne che pela le patate.
La notte che morì Federico venni grande
antifascista e cardiosensibile
ma nulla
gli chiesi sul perché tante foglie vanno a male.
Del blu improvviso sulle sue labbra
del silenzio
scolpito ad arte e poco compreso.
Si, la notte
si palpeggiava i seni per essere tranquilla.
I figli si voltavano altrove
gli occhi lustri.
Vent’anni dopo ancora si staccano dal muro
come farfalle in cerca di fiori,
di campagna.
LA NOTTE CHE MORI’ FEDERICO
luglio 21, 2013 di massimobotturi
sai lasciarmi sempre senza fiato
ne sono lusingato, grazie
🙂
Componi e scomponi in attimi l’esistenza e nel farlo, flussi di emozioni, da brividi.
brividi buoni, come quelli che sai dare anche tu
🙂
🙂 Grazie Massimo. certo che buoni. istantanee d’attimi unica tiratura..
poesia pura che emoziona
senza fiato fino in fondo
fino alla campagna morta…
grazie poeta di milano
grazie a te carissima
vero!
Grazie.
La gioia che sai ragalarci nel leggerti, l’emozione, la dolce malinconia…
sono impagabili, poeta!
bacioni
🙂
🙂
a te…
Il poeta è nella malinconia che dona tutto sé stesso
Bravissimo
Baci
Mistral
bacioni a te, Mistral
grazie
“gli occhi lustri.
Vent’anni dopo ancora si staccano dal muro
come farfalle in cerca di fiori,
di campagna.”
guarda quanti fiori!
messi in silenzio
non disperano
della morte
nella mano più pura
che ripara
la parola sovversiva
grazie per il tuo generoso, e prezioso, contributo
un caro saluto
ricordo e dolore. scolpiti . per scene ricche. per versi generosi di POESIA.
un bacione Dorissima
🙂
Dico solo che la tua poesia è per me un toccasana.
Ti abbraccio
grazie Cristina, sei molto cara
🙂
Lasciami sentire tutto, respirare i tuoi versi.
Tu mi dai i brividi.
C’è dolore, ma tanta vita.
La tua Poesia… 🙂
Ti abbraccio, Massimo.
gb
un abbraccio affettuoso a te, gelsobianco
grazie
🙂
una parola sommersa.
in un’acqua trasparente…
grazie
ci si può affogare di luce dentro
grazie carissima
buona domenica
🙂