E ancora l’occasione di offerta si fa cera
la morbida figura di te
mano alla veste.
Quel volgere in un angolo stretto
più gentile
la testa nel propormi l’invito:
è tutto pronto
la mensa poverella ma dignitosa, il vino
ché sempre cerimonia v’è infine, in sua presenza.
E ancora scansi il piede dal tuo calzare
a sera, materia della terra più fresca sia l’incontro
e su
fino alla cintola sciolta giunga il coro
di tutti i minerali che, ricchi, qui la fanno
insieme al suscitato decorso delle acque
uscite dalle sponde in autunni pronunciati.
Ragazzi le cui foglie solenni sono oro
e redenzione agli occhi stancati a troppa luce.