Scusate se vi parlo di radici, di alberi
coi frutti della malinconia.
Fu mia già dalla culla e la fonte, dal battezzo
dall’attimo in cui presi la forma del suo addome.
Fu mia dietro la tenda più scura di una stanza
dove di bianco c’era il suo seno e il mio succhiare.
Fu mia negli alberghetti di quarta in qualche mare
un mare quasi sempre tranquillo, e senza voce.
Fu mia sul treno per la città,
la più lontana,
sui fili del telefono guasto, nelle sere
due uova al tegamino e un giornale al comodino.
Fu mia guardando lei carezzare la sua fronte
mia zia sembrava un putto di cera, più serena
finito il male e il tempo dei vivi.
È sempre mia
e te ne verso un po’ quando nuda vieni a letto
col ventre che ha mio nome e profumo di gerani.
È mia, e fa rumore di pioggia, è nelle orecchie.
Mi parla come un prete nel suo confessionale.
Mi sale come il gusto di certi mandarini
comprati la vigilia del giorno di Natale;
è brodo di cappone tirata su la schiena
sulla spalliera, dietro Gesù.
Amici cari, scusate se vi parlo del sonno della terra
del mirto che è il suo sangue
e se scomodo poesia.
Ma ho un campanello fatto di primule e di viole
e quattrocentoventi maree nei giorni pari.
Ho qui, nella mia testa, l’idea che sarò un fiore
e tutti quanti voi, stesso prato
mille anni.
MILLE ANNI
gennaio 14, 2014 di massimobotturi
L’emozione di leggerti la malinconia vestita della bellezza del tuo cuore di poeta…
grazie Paola,
un abbraccio
Stupenda Massimo…. tanta emozione e tanta delicatezza……..
Cosa sarebbe un poeta senza la malinconia?
Abbraccio……..
un abbraccio anche a te Greta
grazie
la malinconia si da da fare oggi…
visita te…visita me…e tanti altri.
Per conto mio la ricevo, le offro un tè…ma spero se ne vada presto. Come un ospite per bene.
stiamo imparando a conviverci
un bacione Lucia
un bacione a te, poeta caro
La pienezza delle immagini suggestive riversate nei tuoi versi sollecita le fantasticherie della mente, cullandola con armonia…
– Liolucy
delicatissima,
grazie
C’è molta malinconia nelle tue parole, ma sono emozionanti e coinvolgenti e rendono la tua poesia un vero gioiello perché sono parole che nascono spontanee dal tuo cuore, un grande cuore!!!
Un caro saluto, Pat
un carissimo saluto a te, Patrizia
grazie
Be’ io e la mainconia ormai siamo amiche 🙂
…la chiusa è molto bella “…l’idea che sarò un fiore….”
ciao Massimo
grazie
.marta
ciao Marta
🙂
grazie
C’è una poesia calda nelle tue parole, profuma, si muove a ritmo d’onda.
La condivido, se non ti spiace, per tenerla tra le mie cose care.
Buona notte Massimo
Chiara
grazie di cuore Chiara
🙂
L’ha ribloggato su squarcidisilenzioe ha commentato:
Si incontrano talvolta scritti che senti tuoi, battiti all’unisono con il proprio cuore.
Massimo è un poeta che stimo
grazie Massimo!
La malinconia è il bisogno volontario di tristezza. Da bere come un liquore pregiato. A piccolissimi sorsi. Ciao.
il bisogno volontario di tristezza, forse una sorta di protezione
forse è così
grazie
🙂
o anche: La malinconia è la gioia di essere tristi
(Robert Burton)
Ciao.
Una poesia velata di malinconia così familiare all’animo di qualunque poeta, ma che qui viene sublimata da versi stupendi e dalla chiusa con quel ”sarò un fiore…” bellissima. Complimenti sinceri. Isabella
Ps Carissimo Massimo nel 2011 ho scritto anch’io una poesia sulla malinconia. Certo, niente a che vedere con i tuoi versi, che rileggendoli a mio marito mi hanno fatto venire ”la pelle d’oca”. Comunque se ti facesse piacere, potrei postarla. ( ho sempre qualche remora nel postare mie poesie, anche se poi ne ho pubblicata qualcuna ). Aspetto tue notizie e buona giornata. Isabella
ma certo Isabella, la poesia è un dono insito in ognuno di noi, leggerei volentieri i tuoi versi
grazie
🙂
ok, sarà fatto.
Primule e viole, nello stesso prato…
Altro non aggiungo. La tua poesia mi ha colpito molto. Un abbraccio.
un abbraccio a te cara
grazie
L’ha ribloggato su Greta Ciprianie ha commentato:
Una splendida poesia di Massimo Botturi
quando tu ‘scomodi poesia’, nessuno si lamenta,
nemmeno lei stessa 🙂
bravo e romantico.
che cara
🙂
nelle radici, negli alberi, ho creduto di vedere una madre..fino al tempo che finisce il male..ed è ancora tua Ora e sempre nel ventre che ha il tuo nome
Sono poche le parole che riesco a scrivere per la commozione che drena qualche lacrima e cammina insieme agli alberi fino a quel fiore che squilla con le primule e le viole svegliando il prato bagnato di malinconia.
Non finire mai di fiorire Massimo su questi prati
sempre ricchissima e generosa
grazie, di cuore
Seme, radice, albero o fiore, crescere e vivere in tutti i suoi momenti ed espressioni, vivere anche con quella leggera malinconia che a volte vola come piuma.
Un sorriso per te. Lila
grazie Lila
un sorriso ricambiato con molto piacere
🙂
la malinconia dei fiori nella brevità dell’attimo che poi è eterno, vorrei vedere un attimo quello che osservano i tuoi occhi…o forse vedi solo dall’interno
intensi sprazzi di luce, qualche ombra, così ad occhi chiusi, come aperti
un abbraccio cara,
grazie
uào.
leggerti è ritornare a radici meravigliose.
che sono in profondità.
che bella cosa
grazie
🙂
l’elevazione della malinconia….come se uscisse da un calice per avvolgerci tutti in una uguale e misteriosa religione ..mille anni….
bellissimo commento Tama
grazie
un caro saluto
Volevo dirti che ti ho nominato per lo ”Shine on Award”. Meritato. A presto .Isabella
Grazie a te per le emozioni che mi dai. Isabella
I tuoi scritti…. il libriccino sul mio comodino… grazie!
eh, troppo buono Luigi
🙂
grazie
è sentimento che alcuni hanno da sempre,dal quale non ci si vuole liberare. oltre a sentirmi trascinare dal senso di questi versi, apprezzo anche la stesura del brano per quel ripetersi di “fu mia…fu mia…è mia”
a dare continuità temporale ad uno stato d’animo, una malinconia che visibilmente esercita la sua azione “mi parla, mi sale”
che bravo che sei!
grazie cara
🙂
Malinconia…stato d’animo, ma a me piace chiamarlo sentimento, che spesso ci si sente rimproverare di avere. Ma perchè? Bisogna sempre ridere, non mostrare, apparire sempre sereni ed allegri. Scusami, mi son lasciata un po’ prendere la mano.
Toccanti questi versi, non so perchè ma ci sento dentro un amore sconfinato per una qualche terra.
Solo pensieri i miei, intendiamoci…non pretendo assolutamente di spiegare nulla.
Sei davvero bravo!
sono importanti i tuoi pensieri, e mi interessano molto Patrizia.
L’amore sconfinato di cui parli, è per quella ricchissima terra fatta di affetti a me vicini.
un abbraccio,
grazie
Emozionante, immensa.
M.
grazie Marco
Questa è un miracolo.
Versi così intensi e cari che mi hanno commossa
Grazie di cuore
Baci
Mistral
bacioni a te, Mistral
grazie