Perché sono rimasto nell’orto
a tredicianni
i piedi nudi, chino, a cavar patate e pietre.
E ho ancora zia che accende il suo faro verso casa
nel mare della terra che mette sete e orgoglio.
Ignoro queste asettiche e fredde geometrie;
le banche custodite in orrende cattedrali
di vetro spesso e lame d’acciaio.
Ignoro il dolo
se questo desiderio che sento sulle dita
fa me l’anima buona a rubare solo il pane
dall’albero che inventa l’amore.
La tua bocca
mi fruga melodie mai narrate, canti tristi
e gioia sotto l’acqua di fonte a fine turno;
il moccio di un vestito lasciato sulla pietra
la vigna che fa l’orgia col sole e i suoi ragazzi.
IL FAUNO
aprile 22, 2014 di massimobotturi
di terra e d’istinto.
sempre un piacere leggerti, massimo.
grazie Monica,
un abbraccio
“a vigna che fa l’orgia…”
Dio che bello!
P.s.
è scappata una l…
dalla vigna…
ciao cara
🙂
bacioni
❤
l’orgia della vigna … un’immagine accecante di luce 🙂
grazie cara
🙂
ciao sole!
wow!
🙂
fra mille, riconoscibile. !!!
un bacione Dora
odio le banche
amo le tue poesie:)
sei un tesoro Cristina
Pennellate di versi che ammaliano sempre
Un abbraccio
Mistral
un abbraccio a te carissima
grazie
Splendida
Una sensazione piena…mi resterà nel cuore 🙂
Ciao Massimo 🙂
ne sono felice
🙂
Anch’io 🙂
L’ha ribloggato su Amaranto.
non è mi una sorpresa, ma sempre una riconferma, poeta!
un abbraccio Cris
grazie
…proprio solare…
ciao Massimo 🙂
ciao Marta
grazie
🙂
versi molto belli davvero, grazie..
A…
grazie a te,
un caro saluto
🙂
🙂
Meravigliosa come sempre Massimo, posso chiederti una cosa ?
Tra il “fa” e il “me”, c’era un “di” non trascritto per errore o la forma è esattamente questa?
Lo so che sembro patologica…. ma lo sono davvero 🙂
non sei patologica, ma un’attenta lettrice, e te ne sono grato.
In realtà è una scelta, quella di non mettere il “di”
questione di grammatica e musicalità tutte mie
🙂
Massimo sei veramente unico, mi sento un po’ ridicolo a ripeterlo ogni volta che passo da qui. Stavolta, oltre ai complimenti, voglio comunicarti che ho riaperto un vecchio blog un po’ particolare…sarebbe bello se tu volessi leggerlo. Ciao
ricevuto Enzo, grazie
un caro saluto
Che dire, sei una terra che emerge ogni volta….. 😉 mi rigeneri!
Greta
oh, che bella cosa
🙂
ne sono felice
penso che il titolo ti si adatti, per la costante presenza degli elementi naturali nei tuoi versi 🙂
si, l’ho pensato anch’io in effetti
🙂
grazie