È questo mio ritrarre e avanzare, come un’onda
mai uguale
mai sorella ad un’altra.
Ho il cuore in vetro.
Perché ho ascoltato ch’ero bambino le cicale
gli strilli delle donne ai cortili
le morose, richiudere più in fretta
portiere e reggiseno.
Perché da ragazzino m’è presa malattia
di mettermi ai gradini di un parco, o di una chiesa
per farmi orecchie e naso dei secchi di abbondanza;
di quel silenzio molle e imbronciato delle bestie
dei cumuli di fieno
delle corriere piene, di gente con la fronte sui vetri.
Piccolino
ho visto un uomo armonica e bocca senza denti
non una sola nota imparata, ma negli occhi
tutte le lavandaie al paese, le staffette
venute giù di corsa su bici di fortuna.
Ho visto la delizia delle sue scarpe nuove
a un contadino il giorno di nozze
ed ora oscillo
come le canne al vento, le onde
e a volte ho male.
LE ONDE
gennaio 20, 2015 di massimobotturi
Quanta memoria e quanto presente c’è in un’onda!
si Tommaso, e quante cose ancora ci vedo…
un abbraccio,
grazie
Mi hai fatto rivivere tante cose anche mie. E mentre le leggevo pensavo: sono ancora un ragazzino e si, ogni tanto ho male anch’io 🙂
Sai rendere le parole trasparenti come se a leggerle con gli occhi si potessero toccare anche le immagini!
che bello quello che mi dici
grazie
🙂
Bella, Massimo, meravigliosa come gli occhi di un bambino
qualcuno sostiene sarebbe ora di crescere
e io rispondo così
🙂
grazie carissima,
un abbraccio
Per rispondere così, io direi che si è grandi abbastanza. Di più è dannoso, di più non serve.
Quella fisarmonica di cui dici ha risvegliato una certo ricordo, una certa nostalgia…poesia emozionata.
ciao Alice
🙂
te la racconto, Gino si chiamava, lui suonava la fisarmonica e mio padre cantava, all’Osteria S.Anna di Passirana, io ero piccolo ma mi portava qualche volta a sentire, mi mettevo in un angolo, con gli occhi che mi bruciavano per il fumo, e venivo grande
un bacione,
grazie
Grazie a te per questa condivisione… 🙂
ondate di memoria. così spesso ci arriva, infatti.
coccolanti, o dirompenti
prendere o lasciare
ciao Monica
🙂
Bellissima, onde di memoria che creano immagini quasi palpabili. Molto bello anche quel tuo sentirti bambino, è eccezionale.
Serena notte, Pat
grazie Pat, sei sempre molto carina
🙂
buona giornata
la trovo lievemente dolorosa…
e trovo che l’assenza di alcuni articoli affina la struttura e la rende dolcemente fluida ….
sei una lettrice sensibile e attenta
ti ringrazio tanto Carla
🙂
quanta didattica vera ti ha suonato attorno e quanto ora restituisci!!!!!!
ecco, giustissimo, restituire ora
ti ringrazio tanto
ché poi prende sempre un coccolone di nostalgia che non se va più via:)
grazie massimo
lacrimuccia facile, noi ragazzi di paese un po’ cresciuti
un bacione Cristina,
grazie
un sentimento così forte e profondo che sembra far male: l’amore per la vita
-Lu
si Lu, hai sintetizzato bene, e col cuore, come sempre
un abbraccio