Io, giovane stronzetto in Via Dell’Orso.
Io che le mani avevo callose a recinzioni
il freddo nelle ossa di un ospite straniero
venuto alle acque rotte del Tevere
smodato, nella mia cecità lavorante.
Roma grassa
tenace come un’orca dei fiordi, mai dormita
putrella di una vecchia stamberga.
Roma antica
pulita con la spugna di aceto
con leccate, di premature lingue d’assalto.
E me, perduto, sul sessantuno là a Pietralata
tra le donne
che incinte mi cedevano il posto. Me bellino
il cardigan di mamma per le buone occasioni.
E poi il Quadraro vecchio con gli occhi da paura
gli strilli tra le scale e i palazzi, le risate.
Roma strana
lontana dalle grazie dell’arte, dagli uffici
dalle ambasciate e dalle colonne.
Roma gola
le cime d’aglio e dopo le acciughe
fa’n par d’etti.
Roma e i suoi cani sui marciapiedi
poi l’Atlantic, Via Tuscolana lunga come una cantilena.
Fellini e Capannelle
due mila lire secche, sul nome di un cavallo sciancato.
Roma uccisa
bevuta con un po’ di limone. Roma fuori
Frascati e le terrazze di aria, i suoi rintocchi.
Roma dura
qualcuno ai giardinetti s’è fatto
Roma molle, le fragole de sora Vittoria
giù ai mercati
l’aperitivo e le pasterelle.
Roma andata, nelle mie gambe
ed ero ragazzo, ho visto il mare.
nata dalla sempre felice collaborazione con Stephy https://unblogunpocosi.wordpress.com/
certo, Roma meriterebbe interi capitoli, è stata la mia città per 12 anni e non l’ho mai omaggiata come si deve. Chissà che non sia l’inizio di un riscatto.
Grazie Stephy per la splendida foto e per il piacere di lavorare insieme.
L’ha ribloggato su Un Blog un po' cosìe ha commentato:
Come l’uovo e la gallina.
Non si sa chi nasce prima, ma nasciamo.
Grazie Massimo
segnaliamo all’attenzione degli scrittori
e in particolare dei poeti
l’esistenza di questo movimento
https://osservatorioscritturaitaliana.wordpress.com/
grazie
Roma dove volano i gabbiani …
anche, certo
grazie
🙂
A costo di ripetermi all’infinito: adoro questo tuo modo di cantare le cose. Come la luce dell’alba che si stende su tutto, a dare senso all’ombra, o viceversa…
grazie Tommi!
🙂
ci vivo da un anno ormai, eppure con Roma continua a essere un tenace “odi et amo”. ma non è detto che sia un male, forse…
vivere nelle grandi città non è mai una passeggiata, certi eccessi mettono a dura prova la pazienza, ma Roma mi ha sempre offerto sempre uno spunto per dimenticare ogni affanno e inebriarmi.
Grazie,
un abbraccio
ho scritto 2 volte sempre in risposta al commento, è imperdonabile, lo so
questa sera in ginocchio sui ceci fino a casa
😦
Bella e “scanzonata”……come Roma ! 🙂
grazie cara
🙂
Fa bene “giocare” insieme, noto con molto piacere che Vi da una certa carica…una voglia di fare “ricerca” …e chi passa di qua non fa altro che apprezzarVi.
Ciao
.marta
è stimolante, per ambedue gli ambiti, la scrittura e la fotografia
e rafforza l’amicizia, che è un bene prezioso
🙂
grazie Marta, buona serata
Bellissima collaborazione,complimenti ad entrambi!!
Ciao, Pat
grazie Pat!
un abbraccio
🙂
ti giuro che mi sono commossa e questo mi capita raramente, Amo immensamente Roma, ma tu hai raccontato una Roma non nota agli occhi di una semplice turista innamorata e che sempre desidera tornarci, anche laddove Roma, e lo sappiamo, purtroppo è anche degrado e abbandono. Che meraviglia!!!!
grazie Lulu
un caro saluto
🙂