Ti fidi, si, di me
dell’odore
e delle mani
venute nel tuo piatto d’inverno a farti chiaro.
Ti fidi dei miei nervi che sono corde tese
del loro stare svegli di notte
della guardia, che mi fa alzare il collo lontano
come un nibbio.
Ti fidi della cieca presenza
e dell’amore
che fa narcisi e pieni di grazia, a volte nudi
di quella nudità che fa dire
e anche tacere. Ti fidi delle storie dei padri
dell’ingenuo, tirare le coperte per scombinare il male.
ti fidi di chi svuota le tasche e poi divide
le acque del Giordano con un boccone appena.
Ti fidi, si, di me
donna di mare; di me che vengo dentro per ascoltarti il cuore
il flusso del respiro in lenzuola di lettiga.
Di me, quando ti apri e mi dai la religione
l’intimità più sacra che hai
e nulla temi.
INTIMITA’
novembre 11, 2015 di massimobotturi
…quest’amore è un altare……sa dare la religione più bella che ci sia…ancora ancora straordinario
finalmente la città si è illuminata
🙂
un abbraccio,
grazie
Che bella! che amore!
con la sua bella dose di tormento, credimi
🙂
grazie Elena, un caro saluto
La fede di credere che un cielo che si svuota è un cielo colmo. E al cielo basta un soffio di labbra per riempirsi ancora.
Che dirti Massimo? Una meraviglia!
Un grande abbraccio 🙂
e i tuoi commenti allora? eh? come la mettiamo?
🙂
meraviglia anch’essi
abbraccio ricambiato, forte
L’ha ribloggato su squarcidisilenzioe ha commentato:
È ciò che amo dell’amore: l’intimità.
Sempre bravo Massimo Botturi.
ciao Chiara
🙂
un abbraccione
ciao Massimo, leggerti fa bene 😉
Sei stato/a TAGGATO/A … http://ladimoradelpensiero.wordpress.com
Amore e’ religione… In quel tacito patto nell’intimità, un saluto
un abbraccio,
grazie
Che bella!!!!!!!!! 🙂
grazie cara
🙂
sempre più erotico il tuo dire, Massimo
qualità rara in un uomo…
un saluto dal lago 🙂
urca, dici?
🙂
un caro saluto a te Carla
grazie
Un’intimità cerebrale che rimane nuda e senza veli: purezza assoluta..
-Lu
Un bacio Lu, grazie