Qualcuno lo farà di nascosto
a prima notte
un po’ per la vertigine bianca di ‘sti posti;
e un po’ perché bisogna pur inventarsi un Dio
tenendo un amuleto al cuscino
un foglio liso
sul quale presentare l’infanzia, la felice
i giorni che col freddo battevano sui denti
le centifoglie e i baci di un bel moroso moro.
Qualcuno scriverà dando conto della vita
col segno rosso i tanti momenti del dolore;
col blu le cataratte d’amore, le cicale
il mare che fa bene alla pelle cittadina
il vento con il sale dell’isole, i lamenti
dei lupi nella neve, da qualche parte a nord.
Qualcuno ingannerà attese e morte
il lezzo dell’orina che non sa trattenere.
Qualcuno proverà l’erezione, il canto a festa
piangendo poi alle cose domestiche lasciate
al NO delle infermiere per dolci e vino.
Altri
s’incanteranno come le sveglie senza forza
sull’unica parola che viene
e va già via.
CARTA E PENNA
settembre 7, 2016 di massimobotturi
Qualcuno -come te- lo fa perché ha saputo rubare la voce al grano.
Abbraccione! 🙂
Wow! 😊 che bella cosa mi hai scritto. Un abbraccio grande carissima
La verità 😀
semplicemente incantato
un caro saluto Giuseppe, grazie
qualcuno sarà poesia..
-Lu
Un bacione Lu, grazie
e qualcuno si meraviglierà di quanto la tua penna è riuscita a scrivere sulla carta…
Un abbraccio Daniela
Fare i conti con la vita, con l’esperienza. Scrivere è così…
E scoprire che il risultato cambia ogni giorno. Ti ringrazio, Un caro saluto
Esattamente. Vittorio Sereni a proposito dello scrivere diceva “non ho una cosa da affermare in assoluto, una ‘mia’ verità da trasmettere. Ho dei conti da saldare con l’esperienza”. Grazie a te.