Il male di poesia m’è nato col cratere
con l’eruzione prima che ha fatto l’uomo
il mare. Col monte che si spacca per partorire il cedro
il collo della donna e il suo istante passionale.
M’è nato con caviglia di cerva, col sartiame
di un naufrago che ha cera alle orecchie;
con risacca
e poi rumore forte di onda. Con il ventre
e i suoi vapori in salsa materna
in fretta
in gola
nell’ugola dei tuoi mandamenti, nel cercarmi
per trasformare in oro il mio sesso.
E con le ere
il nome ai continenti e ai malati di pigione.
M’è nato con caduta di sassi e un po’ di cielo
col bronzo delle stelle sepolte, con la voce
dei piccoli operai nelle fabbriche.
Col fumo, dei ventisei battelli lanciati a brutto muso
coi treni supersonici che sbattono le ali
e ignorano le storie di ognuno, le pignatte
lasciate sopra il fuoco in attimo di morte.
M’è nato quando ho visto la donna
e dopo il figlio, la vulva dentro l’albero magico
le foglie, la sabbia del deserto del Sinai
la tortura. M’è nato quando imbianco la notte
quando lecco, o mando giù la bocca tua amara
quando indugio e metto il dito nella tua essenza.
Quando godo
o lascio che il respiro si fermi, quando provo
a vivere quel senza di te di cui ho terrore.
M’è nato quando ho visto mia madre sulla ghiaia
le calze rotte e il pianto celeste, e poi mio padre
i suoi due tiri prima di andare. E me, bambino
il buio della stanza coi mostri, me, ragazzo
il buio della stanza coi mostri.
Me, ora uomo, il buio della stanza coi mostri.
Me, nessuno.
GENESI
gennaio 2, 2017 di massimobotturi
stupenda e viva
Ti ringrazio tanto, Un caro saluto 😊
Lascia senza parole!
Un abbraccio grande 😊
Intensa, vertiginosa, bellissima.
Grazie Alessandra, Un abbraccio 😊
“M’è nato quando ho visto mia madre sulla ghiaia
le calze rotte e il pianto celeste, e poi mio padre
i suoi due tiri prima di andare.”
Splendida…
Grazie Gigi, un caro saluto 😊
preferisco leggere e rileggere, gioire e rabbrividire…..partecipare tra le onde arricciate del tuo scrivere con intensità sempre crescente
Un abbraccio Giuseppe, sempre intenso e sorprendente, grazie
….. 🙂 incanto!
auguri Massimo, buon anno in poesia
ciao
.marta
auguri anche a te Marta, grazie
un bacione 🙂
uno sguardo intenso e
l’ultimo rigo con una stilla di sangue
che brucia..
-Lu
il filo conduttore della fragilità, e forse della grandezza, umane.
Un bacio Lu, grazie
I mostri nella stanza buia che non se ne vanno neppure con gli anni… come sempre stai parlando di noi, di tutti. Grazie di essere una nostra voce.
Grazie a te Anna, un abbraccio
Dritto là, come sempre. Un abbraccio fortissimo.
Anche a te carissima, Grazie
Ogni volta che mi perdo, io ti vengo a cercare e ti vedo già da lontano: un magnifico albero con la chioma di poesia, a fare forma in mezzo alla vasta e stanca pianura sconfinata (quella padana)
Grazie massimo
Ti abbraccio
Ecco, adesso chi lo dice alla mia vanità di stare buona? 😊 😘 grazie carissima
Ah guarda… apri pure a ruota la tua coda e accertati che tutti la vedano perché è delizia!
😙
Davvero, davvero complimenti.
Ti ringrazio tanto
è un bene grande la tua scrittura ❤