Mi chiedi sempre cos’è che spinge l’acqua
in brevi salterelli fino alla riva
e ai piedi.
Mi chiedi quello che non conosco
il volto al vento, le dita piccoline dell’aria
e lo sai bene. Ma è tenero ti finga quel poco ragazzina
così, per farti fare una corte sempre nuova.
Perché da quella volta hai cambiato faccia e vita
ti sei riempita tutta di efelidi e peluria.
Sei stata bene fino ai cinquanta.
Vieni, dunque
a chiedermi le cose minuscole e importanti
e quelle gigantesche senza risposta alcuna.
Mettiti bene di fronte a questo sole
voglio l’incendio a navi nemiche; ché sei lente
a te attraverso vedo la Storia fatta insieme.
RUMORE DI FONDO
Maggio 28, 2017 di massimobotturi
…capacità di riconoscere che, senza, si è legno senza fiamma…
un grandissimo abbraccio!
a te mia cara, stretto e gioioso 🙂
uso la bocca per tacere commosso
Un abbraccio Giuseppe, grazie
Buon Massimo. Commuove!
Un abbraccio Titti
bellissima, lascia senza parole
Grazie infinite, Un caro saluto
Coinvolgente, stupenda…Un vortice di autentiche emozioni. Grazie. Saluti
Un caro saluto anche a te, Grazie 😊
[…] RUMORE DI FONDO […]
Tornare qui è come tornare a casa: c’è sempre la sicurezza di non rimanere delusi!
Elena, è proprio una bella serata 😊 grazie
“è tenero ti finga quel poco ragazzina
così, per farti fare una corte sempre nuova”.
bisognerebbe stringere sempre tra le mani questo bisogno/voglia di freschezza. dargli continuità e coltivarlo. “permanentizzare” la curiosità è davvero una sfida…
È fondamentale…un abbraccio cara
sempre il sole qui
Un bacio Cristina 😊
La chiusa è speciale.
Grazie 😊