Rivedo, ad occhi chiusi, i passi incerti
la vita concepita rizzare il collo e andare
leggera, sulle foglie cadute e ancora verdi.
Rivedo quei suoi passi incoerenti farsi danza
un oratorio di perfezione; fresca e fina
come sa solo l’aria il mattino;
un modo antico, di prendere poi il volo
e franare sulle cose.
L’immortalammo con una mela
più per arte, che per sfamare un corpo già acerbo.
Là, per sempre, tra i viali delle cento fontane.
Dietro Roma, e il suo latrato lungo come il colore oro.
E dietro ancora un velo dipinto
azzurro e malva, l’acqua salata al porto di qualche bel paese.
E ancora più lontano il fiorire uomo donna
le loro gambe nude per confortare il seme
nutrirlo e darlo al mondo da giovani impostori.
Due bisce arrotolate nei sensi
innamorate.
ALICE A VILLA D’ESTE
dicembre 2, 2018 di massimobotturi
❤
❤
Meravigliso disin-canto d’amore!
Ti tinrazio tanto, Un caro saluto
un meraviglioso acquerello in poesia. Buongiorno Massimo 🙂
Buongiorno Daniela cara ❤
😘
Meraviglia! ❤
Un bacio cara ❤
come una fotografia ad occhi chiusi,
per stringerla un po’ di più al cuore..
-Lu
Proprio come dici Lu, un abbraccio
Mi porti in un luogo che ha una sua magia…
Verissimo