E’ la memoria dei baci che ci salva
delle carezze a bocca di latte, i fatti giusti.
Sono le lettere scritte con coraggio
il fiore del perdono che emana il suo profumo.
Un piccolo regalo lasciato nottetempo
per dirmi che le ore al lavoro sono niente
confronto a quel sorriso di quando torni a sera.
E’ la memoria dei gesti, delle danze
di un corpo che necessita un altro, delle Muse
chiamate Primavera o brinata sopra i campi.
E’ quella voce acuta dei ragazzini fuori
il loro rianimarsi quando è già alto il sole;
è questa lingua lunga del cane sulla mano
la coccinella muta e improvvisa
il verso e il fischio
per fare che gli uccelli rispondano.
E’ nei vecchi, nei legni che ne reggono il peso
il loro andare, là dove il miele ha origine e chiama.
Ricordate, mettete i piedi in terra e feritevi
è la vita.
METTETE I PIEDI IN TERRA E FERITEVI
Maggio 12, 2019 di massimobotturi
Che bello… il verso finale
Grazie ☺
nella significanza dei ricordi risiede il nostro Esistere, nelle ferite i percorsi del nostro Essere.
versi maestosi vestiti dal lieve fragore delle rughe di un poeta immaginifico..
-Lu
Un bacio Lu, grazie ❤
Tu sei veramente squisito per me!! Grazie🙏💋
Che cara ☺ grazie ❤
Sei tu che sei veramente bravo! Grazie a te
Molto bella, mi piace assai. Grazie
Grazie a te, un caro saluto
❤
❤
faccio fatica a commentarti, non sono un poeta come te, e occorrerebbe esserlo per saper dire sempre in modi nuovi la meraviglia e l’emozione.
Un abbraccio ☺
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Tutte immagini poeticamente reali, avvolgono il passato per trasportarci nel presente.
spero di ricordarle sempre, anche quando “…nei legni che ne reggono il peso
il loro andare,…”
Sempre magico leggerti.
Un abbraccio Fulvia, grazie, sempre