Sebbene la mia vista risenta dei cent’anni
il ventaglio della luna stasera è proprio seta
emana un’aria fresca che sa di drogheria
poltrone di barbiere, sambuca nel caffè.
E tu, vestito corto, ricordi la campagna
il grano alto ancora da mietere, peloso;
cristallo dove l’inguine nudo si produce
in suoni come d’alberi in quota.
C’è anche un treno, il taglio dei container
sfiora la testa ai galli
tra gli orti si consuma l’amore di due bisce
e il gelsomino
s’aggrappa alla cisterna dell’acqua piova ieri.
Veloci come il verbo godere
andiamo avanti, nessuno si fa lupo a quest’ora
è mezzanotte, la bella Cenerentola ha bruciato i copertoni.
Codazzo di vocine, come di suore al mare
risale dal Comune col Cinema sull’aia.
La strada è un anaconda che dorme, un vecchio fiume;
c’è un blues che prende male alla radio
più intuizione, ma orecchio fine e buona memoria sanno il vero
è Janis con la sua cartavetro, triste un grammo
sicuri, come il fatto che adesso è già domani.
LUCE »
LITTLE GIRL BLUE
agosto 18, 2019 di massimobotturi
Profuma di buono… Passione e sentimento… Bella
grazie Biagina, perdona il ritardo, ogni tanto i commenti spariscono. un abbraccio
wow, quanta ispirazione resa perfettamente. Grazie del dono. Posso sentirla.
Grazie a te Flavia, un caro saluto
Mi piace moltissimo!
grazie Nadia 🙂
Bellissima
Grazie Ale ☺
Hai plasmato parole e immagini e ne hai fatto monumento poetico.
Stupendo!..
-Lu
Carissima, ti stringo forte. Grazie ❤