E’ quello che si tenta venendo per la strada
la borsa nella mano dell’ultima spesata
il colpo non esploso al nemico, il bacio in fronte
quando la bocca è piena di vento, e di parole
di gioventù venuta a mancare.
Come alianti, poggiati l’uno all’altra
imitando queste foglie, la loro sete un po’ d’armonia
di terra rasa.
Le braccia a immaginarsele pesci, fluide, prese
attorno al corpo come suture, bende amiche
per questa gelosia dei felici, sempre attenti
ad ordinare il mondo negli occhi.
Come spume, esagitate in invocazione
onde più alte, nel correrci a chiamare per cena:
il pasto breve, del sesso in ablazione matura.
L’infinito
dell’attimo in cui siamo scoperti, verso Dio.
*da un verso di Pierluigi Cappello.