E si rinnova questo silenzio amico
questa cesura da un mondo imbizzarrito.
Qui non si bagna la sponda, è la pianura
immensa come un libro di Proust
battuta a vento, le volte che dall’Africa corre
e viene a male, come una crosta di cacio fuori frigo.
E’ il tempo delle mie confessioni
e dei ramarri, dell’erba più smodata e selvaggia
è il tempo nudo. Dove patire bellezza è nei ricordi
nel limite sovrano del corpo maturato.
Allora come gli alberi stiamo, fronte alta
il corpo sopra il corpo imitando il copulare.
Potremmo anche gridare a un nemico di confine;
avessimo nemici e confine. Nulla
verde, luce fittissima e tremula. Là in terra
semi d’anguria e una selva di formiche
Miles Davis a volume due e mezzo.
Un quasi orgasmo.
BLUE IN GREEN
agosto 20, 2020 di massimobotturi
Complimenti!
Grazie 😊
Certo, con Miles Davis a volume due e mezzo la vita merita di più.