Quanta fatica mi costi tu lo ignori.
Percorro il tuo profilo curvato della schiena
come una pedalata in salita, e non ho fiato
poiché nel firmamento dei pesci l’ho ceduto
con le intuizioni grandi a sedurti, i buoni intenti
dello spogliarci in ordine sparso.
Ora la luce
si posa rigogliosa come svagata d’acqua;
così che ancora infante ti vedo, e questo affanno
diventa la traiettoria di un aquilone arreso
un palpito di foglia lunare. L’aria bianca
che viene alle finestre dopo viaggiato nuda.
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agosto 21, 2020 di massimobotturi
W sostituisco w all icona che non riesco a mettere
Grazie 😊
ah che bella….
Grazie 😊
a te per queste parole che mi fanno viaggiare
un riverbero
che ancora respira..
-Lu
Buongiorno con baci, Lu 😘