Non faccio che rincorrere il ricordo del bambino
del piede nudo al fango dopo piovuto forte.
Non faccio che ripetermi che quello, si, ero io
uno scavezzacollo con gambe di stracchino.
Son tanti i continenti del cuore dentro un uomo:
dovremmo poter dire di averli visti tutti
d’aver provato gusto d’arancia a qualche amore
il grano nelle orecchie dopo la trebbiatura.
O aver toccato il culo più blu del più bel mare
veduto i tetti rossi su da una mongolfiera
provando il desiderio di andare sulla luna.
Che, poi, si muore uguale, bagaglio nella mano.
C’è chi lo disfa mille e più volte
e chi si ostina, a fare un poco d’ordine
nelle sue quattro cose.
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