Le nocche di una donna che lava sono rocce
montagne dove l’erba fatica, e tira vento.
Le nocche di una donna che invecchia
sono pane, e seta
se le baci con bocca più sincera.
Odorano del sesso degli angeli, e di cera
di rose appena sorte nella stagione breve.
I gomiti di questa mia donna sono gigli
riflettono la luce del fuoco alle caverne;
e s’aprono all’amore per gli ultimi, in silenzio
lontani dalle aiuole curate, dai giardini
tirati in bella mostra, ma d’anima perduta.
Buona domenica. Come sempre versi sublimi.
Grazie ❤ un abbraccio
Un abbraccio ricambiato.
da te c’è sempre la bellezza che urla in silenzio, quella vera e ancestrale che non si lascia ammaliare dai “giardini tirati in bella mostra”. E proprio perchè resta semplice è la migliore
Buona domenica Massimo ❤
Daniela cara, un abbraccio forte ❤ grazie 🤗
La tua poesia ha gli occhi che vedono il sentire e la vita nel corpo e nelle cose. Grazie di condividerla e di aiutarci a vedere.
grazie infinite, questo commento era finito nello spam non so per quale motivo, chiedo scusa per il ritardo 🙂
un grande amore! buona domenica Massimo
Anche a te Nadia, grazie 😘
Sono bellissime le sue poesie, le ho appena scoperte!
Grazie 🙂 benvenuta
Grazie! 🙂