Come ficcati per terra i loro pugni
fanno col becco veloci sottrazioni
e voli a cielo d’albero, saette scure
agli occhi. Sono gli uccelli
forieri di tempesta, i messaggeri primi
del rullo del tamburo. Sovente,
dalle tende, curioso i loro affanni
i passi che non lasciano segno
le improvvise, virate nei pertugi dei rami.
E un poco piango, n’avere anche per me
le teorie del grande volo, la leggerezza
in cuore prima che all’osso cavo.
Ma poi, che da altri coppi li sento
conversare; sorrido per quel tempo
che pure noi amavamo, tenere tal
sottile dialogo un po’ acerbo
che t’apprestava a schiuderti rosa
ed io il tuo uomo.
Osservare e capire da tracce veloci le previsioni, un frullo di vita che scuote istintiva natura… Che chiusa spettacolare Massimo!
Grazie Daniela, un bacio 😘
♥️
💯🧡♥️❤️🌈
Happy and blessed day🌄
Greetings pk 🌎🇪🇸
many thanks!
meraviglia!!
Grazie Nadia 🤗
meravigliosa, una composizione da applausi 👏👏👏👏👏👏👍
Sono lusingato Max, grazie, un caro saluto 👋
Estremamente bella!
Grazie ❤ 🙂