La sua filosofia la tirava fuori il vino
il giorno di dicembre,
quando nasceva il Figlio.
Più semplice di un bel monumento:
marmo e ossa, sputando quando terra
lo permetteva intera;
cantando quando gonna di donna là passava.
Mio padre lavorava di brutto, solo questo
nessuna imprecazione veniva dalla noia
nessuna scuola altra che le sue mani, e i calli.
Più buono anche del Papa talvolta
spesso ingenuo. Capace di far conto
quel tanto che bastava
frizione, freno, mai cento all’ora.
Eccolo là!
Nell’atto di salire le scale,
prima l’ombra, la mano che si aggrappa
feroce alla ringhiera.
Ecco l’uccello che plana, e lo ricorda.
A volte c’è un silenzio qui in casa
che fa storia, e preme sulle orecchie
come una malattia.