Come tastava l’uva, Giovanni, non ce n’era.
Con lui le cose vive
smagliavano, più intense;
come la cioccolata ai bambini
o il primo si.
Da lui imparai che l’albero è donna
e che il sorriso
seduce più del pianto e l’onnipotenza in corpo.
Che il bello di un bastone
non è agitarlo in aria,
ma tenderlo per terra a sorreggersi il cammino.
Ch’è buono ad indicare la pioggia oltre il veduto.
E il culo della luna
quando sei vecchio, e lento
ed ogni cosa è grande come una processione
e vale quanto vale la vita
o una cadrega
di fuori dalla porta
quando la sera è in strada.
GIOVANNI
dicembre 27, 2012 di massimobotturi
un Maestro – di quelli che sanno la modestia
delle cose che contano – e tu… continua a dirne
Baci
bellissima!
ma…
ma…cos’è una cadrega?
(sto combattendo con il dialetto di “Libera nos a malo”… ma ancora non ho imparato tutto!)
la cadrega è una sedia, di quelle di paglia possibilmente
🙂
oh, sì, Massimo…ho visto…
mi sono informata!
Grazie. Ora ne so una di più!
bacissimi!
anche a te Lucia, guarisci presto
🙂
farò delmio meglio!
anche perché, cavolo! non riesco a scrivere…se no….
La bravura della tua penna, la bellezza del tuo modo di fare poesia sta (anche) in questa tua capacità di dare vita alle persone. Auguri
sono molto lusingato, come sempre Sandra
grazie
e tanti cari auguri anche a te
Ho sempre pensato alla faccia della luna, mai al suo culo!;-))
Buon tutto Massimo
Un abbraccio
C.
eh Carla, sapessi, c’ha il suo perché
🙂
Immagino che Giovanni fosse il nome di tuo padre. Persona saggia nella sua fermezza.
Tanti auguri caro e un grazio per la delizia di ogni tuo verso. Bianca 2007
auguri di cuore anche a te Bianca.
No, Giovanni non era mio padre, ma il nonno di un amico vicino di casa.
Da bambino ero sempre solo a casa, e Giovanni, con la moglie, mi facevano da “angeli custodi”
Il piacere di leggerti e godere della tua Poesia non mi stanca mai
Grazie, Massimo e anche a Giovanni che ti ha ispirato
Baci
Mistral
Ps Buon 2013 a te e fam.
grazie Mistral,
tantissimi auguri anche a te
baci
tantissimi auguriii ….Sara
tanti auguri anche a te Sara
🙂
L’albero è donna.. per il riparo che offre, per le radici, per i frutti? Di solito è associato alla mascolinità, per evidenti ragioni diciamo.
Buon anno!
forse per tutte queste ragioni insieme, era l’idea del rispetto dovuto
che più di altre volevo evidenziare
grazie
🙂
escono dalla tua penna le figure e le scene e ci si incanta a tanta poesia…
da noi carega 🙂
vorrei che un giorno ti sedessi al mio tavolo su una carega con davanti un bicchiere di vino buono e poi star lì a raccontarci l’inverno…
ciao poeta
luce e felicità…
belle parole e buoni giorni, Massimo
una fortuna aver avuto un …Giovanni….bell’esempio di vita……per la luna..eh la faccia spesso è rotonda come e riconoscerla quando è come è un insegnamento di Giovanni!!Ciao auguri
Molto bella