Nuda vai diretta in prigione, e nessun VIA.
E nuda sei la camera oscura
sottosopra, fotografia del quando ti pare, l’osso buco
di mamma le domeniche fredde. Sei il ginepro
la spina prima della vittoria, la leccata
che da la luna al cielo di Capri. Nuda in terra
sei voglia di cavarti dell’acqua, e consacrare
tre quarti della vita barbina appeso al cielo
al piccolo trofeo che nascondi, e poi mi sveli.
E nuda sei un po’anarchica e rossa, un po’ confusa
astensionista mica agli orgasmi, una cascata
di giarrettiere mezze slacciate e mezze rotte.
E nuda fai dei giochi d’azzardo, suoni il basso
e mangi a bocca aperta per troppa convinzione
che due per bene sono un ‘ tristi, un po’ banali
e fan venire il latte ai ginocchi. Nuda godo
di avere gli occhi come dei fari, e tutto a posto
ho fatto anche gli esami del sangue, erano gli anni.
E nuda hai cancellato dei voli, e scioperato
hai deragliato un tram e la gente ha bestemmiato.
E nuda sei un po’ pari e un po’ dispari, e va bene
tanto lo sai che vinci più facile, stai buona
che qui non ci conoscono, veh, mica sei scema!
Tu nuda fai lo sconto sull’Enel, tagli il gas
telefonate e internet gratis, dammi l’App
io ti do il cookie e anche il back up, cosa hai capito?
Tu nuda prima di ogni altra mia cosa, così è bello
così è potente e neanche l’immagini, mia cara
che nuda piango come un bambino, e dico
– amore, io ti ringrazio per ogni istante, ogni giornata.
Per ogni anno e secolo oscuro, e anche chiaro
per ogni cavità che hai riempito, per il vuoto.
E nuda poi si attacca discorso, e viene bene
con una scodellina nocciola ed amarene
si mettono i puntini sull’I e mica solo;
ché nuda hai tasche per ogni cosa, e anche per me
che certo non son mica una cosa, o forse si?
E nuda puoi levarmi due denti, non protesto
puoi dirmi di stirare per un par d’ore o tre
e farmi fare quello che vuoi, ci vuoi provare?
NUDA REPRISE
giugno 14, 2015 di massimobotturi
Riesci anche a far sorridere, struggendosi d’amore.
e non è poca cosa
🙂
grazie
È cosa rara.
A te! 🙂
Riuscire a mostrarsi nudi non è facile ma sono poi gli occhi di guarda a darne il valore.
Come sempre sai far vibrare le parole.
Un abbraccio Massimo!
c’è una nudità che va oltre la pelle, quella è la più interessante, spesso
un abbraccio a te cara, grazie
Lo scrissi una volta in un commento a un blogger che amavo leggere e lo riscrivo a te, blogger che amo leggere: la mia idea è che la pelle sia un cappotto che copre l’anima.
Qui da te aggiungo che nessuno dovrebbe aver tanto freddo…
Ti riabbraccio 🙂
arricchito, grazie 🙂
[…] credo di essere stata ispirata anche da Massimo Botturi, qui, e la sua poesia è come sempre molto bella, un esempio raro ed incantevole di poesia – narrativa; […]
sono lusingato,
grazie
🙂
“I miei sguardi ti coprono come edera,
sei una città che il mare assedia,
una muraglia che la luce divide
in due metà color pesca,
una landa di sale, rocce e uccelli
sotto la legge del mezzogiorno assorto,
vestita del colore dei miei desideri
come il mio pensiero vai nuda…”
Octavio Paz
magnifica, grazie
🙂
La chiusa è …. è…. come dire? …..
è…come una prossima puntata?
🙂
o forse no
ciao Marta, buona serata
Sì,sì! Una prossima puntata ci vorrebbe! Ancora, dai! 😊
ok, fatemi tirare un po’ il fiato, poi…chissà
🙂
Sei una sorpresa senza fine, hai fatto della nudità attimi di vita con anche un pizzico di ironia. Fantastico!!
Ciao, Pat
ciao Pat!
grazie
🙂
buona settimana
Bravo Massimo, affascinante, sai creare ricami con le parole.
grazie Enrico!
buona giornata
Massimo… dovresti vedere la mia faccia adesso. Nuda anche quella al tavolino di un bar. Certo non c’è confronto ma. 🙂
oh, caspita, ma lei lo immagina?
🙂
La mia faccia nuda. Che avevi capito? O che ho capito io? Insomma sorridevo e tenevo le lacrime lì sul filo, scandaloso come spesso quando ti leggo.
certo, ma tu guarda cosa vado a pensare
🙂
Niente, ci sarà una nuda rereprize lo sento 🙂
a questo punto è quasi una promessa
🙂
e nuda sei il vaso vuoto che odora ancora di fiori 🙂
sei il fiore della grazia e così sia…
sei il backup di tutti i municipi del mondo
il gonfalone alla finestra
e tutti i figli di questa Italia..
sei il tredici all’enalotto
la pedina sulla cartella della tombola
sei ll mio cuore che fa le tombole
e si rigira nel letto
il sonno che non viene
la medicina buona che sa di caramella…
ma io non arriverò mai alla cascata delle giarrettiere
🙂
Grazie Massimo
ma grazie Cristina!
potremmo continuare all’infinito, e non è detto non lo si faccia
🙂
bacioni
[…] Vostro Onore: si trovano molto lontano da dove sono partite. Mi è già capitato con Massimo, con questa poesia, e con Sherazade, che mi ispira sempre molto. Per favore, non mi condanni: il poeta è colui che […]
ma quanto ti abbraccio ? 🙂