Per quel tuo male d’Africa
di vento lusitano, per il tuo impasto
di sale e rossa terra. Per la fanciulla
e la madre, per l’attesa, la malattia
e la purga d’amore. Per il dono
di te che ho ricevuto in sottili nervature.
Per la tua linfa d’ossigeno e di zolfo
per le scogliere dei seni prosciugati
quelle imbevute di pioggia; per le bianche
le orche, le balene, gli zufoli dell’acqua.
Per la tua lingua stancata in tante sere
per lo svanire dei sensi, il cuore pazzo
per quel tuo sangue rubino sopra i muri
le case aperte dei morti, i ceri a notte.
Per questa fame d’azzurro e pane nero
il corpo tuo infelice che amo carezzare.
Per quel tuo inverno negli occhi e in ventre
il sole, la predica e il vulcano del sesso.
Per il credo e la visione postuma e certa
a tutto questo, io dedico la primula e il bosso
il canto nudo, la carità
e la mia gratitudine, il poema.
Stupenda, grazie
Grazie a te Maria 🤗
Molto bella, grazie.
Grazie a te, un caro saluto 👋
un cantico! è meravigliosa.
Grazie 🤗
a te! è stato un vero viaggio nella bellezza
Un puro canto in versi. Molto bella, grazie.
A te 🙂🤗
La meraviglia di una complicità e di una simbiosi che attraversano tempo e difficoltà e sono ancora incanto puro.
Grazie Daniela ❤ un saluto e un augurio di cuore
A te altrettanto ❤️ buon fine settimana
Sempre molto belli i tuoi versi Massimo! 🌹♥️
Ti ringrazio tanto 🙂 ❤
sempre bellissime poesie, proprio poesie magnifiche..buona serata Massimo
A te Nadia 🤗 grazie
Delicata, soave, una carezza. Molto bella! 🌷
Grazie 🤗
Concordo in pieno con willyco! 🙂
Grazie 🙂
Grazie a te per la risposta! Anche se non vale nulla rispetto al tuo, anch’io ho da poco sfornato un nuovo post… spero che ti piaccia! 🙂
Da brividi…
“Per questa fame d’azzurro e pane nero”
grazie Patrizia
Chiedo scusa… potrei condividere anche questa, per favore, in un mio articolo?
😀
🤗