Quando ti togli maglia e stanchezza
mi fai vivo
perché soltanto allora mi prende come un lampo
che giù dai piedi sale, fino ai capelli.
È l’agro
di non poterti dare le piume da regina
un po’ di vita senza la sabbia in mezzo ai denti;
due vasi con i fiori
per quando t’alzi a notte
e con il male dentro la pancia, piangi un sacco.
Ma con la discrezione di certe sante antiche
che fanno finta sia un po’ il destino
un po’ il piacere.
E ancora quel sapore mi viene, quando torni
e fai frusciare il letto come una fiamma in chiesa;
tirando su dal naso tutto il viziato d’aria
le ore che ci mancano
al cappotto ed alla strada.
Massimo 23 dicembre 2011
credo non le manchi niente con te accanto.
In mezzo al suo pudore e al sapore che arriva, c’è solo tanta vita.
Grazie Massimo
Un abbraccio di Buon Natale
Mistral
tanti suoni in questa poesia..
Certe cose trovano voce solo nel silenzio ed è tanto assurdo quanto ingiusto.
Parole come piramidi.
Respect
a volte non cerco il senso di ciò che scrivi, mi faccio trascinare e torno sempre a mani piene. ( Buone feste, Massimo )
che bello essere ancora qui a leggerti!
è viaggiare dentro l’amore con tutti i suoi doni… è questo ciò che sempre conta
auguri massimo
Ti auguro un Natale ricco e caldo di affetti e sentimenti!
Giulia
tenerissima Giulia, grazie
auguri affettuosi anche a te
io voglio le perle da regina….(:-))
tanti cari auguri per un felice natale, Massimo!
C.
per le perle ci sto lavorando Carla
ti farò sapere
🙂
grazie infnite a tutti, e auguri di cuore
massimo, tu.
e sorrido.
buon natale
simy
I tuoi sono quadri da esposizione. Dipinti con l’anima e il sangue e il blu oltremare della dolcezza antica, profonda.
🙂
ecco
è come aver splancato il balcone davanti a casa vostra
vi vedo….
siete bellissimi anche appena svegli
con il futuro del caffè che vien dalla cucina…
abbracci 🙂
mitico, semplicemente. auguri (e lo dice uno che il natale non lo festeggia)
Non piume da regina, ma pietre preziose a decoro di manto d’imperatrice…
Ben trovato, Massimo, nei meandri di vagule trasmigrazioni. Te e l’oro della tua poesia.
Che amore!
^^
quale ornamento migliore di queste parole-collana di perle di cui non vantarsi ma da esibire perchè nessuno capisca quanto sono vere ?!
Ci sono immagini troppo dolorose, in questa poesia; emergono da una melodia docile, ma mai banale.
Queste immagini dolorose restano… come granelli di sabbia tra i denti, i granelli del tempo di un clessidra; o come fiamme sfrigolanti di profano in una chiesa, dopo l’amore.
grazie per l’attenzione, è un testo di forte impatto in effetti
anche intimo, e il tuo commento denota grande sensibilità
una intimità condivisa con tenerezza, con una seconda parte di grande sensualità ed eleganza!
ma proprio bella
chicca